La mostra Virginia Reiter - La scena, la gloria, la vita, “debutta” al Festival dei 2Mondi di Spoleto, che la ospiterà nel foyer del Teatro Nuovo di Spoleto a partire dall’29 giugno 2012 ore 19.00, giorno d’apertura, sino alla chiusura della manifestazione, il 15 luglio (orari di apertura al link www.festivaldispoleto.com).
Inaugurata al Museo Teatrale Burcardo della SIAE, a Roma, il 13 marzo 2012, la mostra sarà nuovamente allestita a Modena nell’autunno 2012, in occasione dei festeggiamenti indetti per il 150° Virginia Reiter.
L’allestimento del Festival dei Due Mondi di Spoleto, in collaborazione con il Museo Teatrale Burcardo della SIAE e l’Associazione Virginia Reiter di Modena, con il Patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Città di Modena e della Provincia di Roma rende possibile un sogno per gli appassionati di Teatro internazionali: la riscoperta, attraverso importanti testimonianze documentarie e iconografiche, di Virginia Reiter, figura emblematica del teatro italiano, tra Ottocento Novecento.
Saranno esposti a Spoleto una sezione riservata ai documenti concessi per l'occasione dalla famiglia dell'attrice e dall'Associazione Culturale Virginia Reiter, una selezione di documenti provenienti dalle collezioni della Biblioteca Teatrale SIAE e del Museo del Burcardo: lettere autografe, ritratti e foto di scena, caricature, locandine e pagine dei giornali dell'epoca, e un grande manifesto, oltre alle immagini del bellissimo costume indossato dall'attrice in Madame Sans-Gêne, suo cavallo di battaglia.
Virginia Reiter (1862-1937), dotata di una voce melodiosa, “di un metallo puro", con "velature delicate e inesauribile varietà di ritmi" (dal Piccolo Faust, 30 luglio 1913) e di grande espressività, capace di entrare in comunicazione con il pubblico anche grazie alla sua affascinante femminilità, fu dedita all’arte soltanto, per tutta la sua vita. Si ritirò nel 1915, all'apice della sua carriera, affinché il suo pubblico serbasse di lei “un ricordo non offuscato da nessuna nube”. Adorata dal pubblico, amata da intellettuali come Marco Praga e Guido da Verona, dalla Città di Modena, Virginia si distingueva non solo per l’espressività infusa nelle sue interpretazioni ma per la sua versatilità, che le consentiva di passare con pari intensità dalla pochade alla tragedia. Tanto si richiede a un’attrice oggi, le cui aspirazioni, spesso, non si limitano alla sfera teatrale, ma anche cinematografiche e televisive.
In quest’ottica, l’Associazione Virginia Reiter, nata per volontà della famiglia d’origine, e la Città di Modena da 1997 promuovono il Premio Virginia Reiter, attribuito con cadenza biennale da una giuria composta dai massimi esperti di teatro italiani (composta da Rodolfo Di Giammarco, Maria Grazia Gregori, Gianfranco Capitta, Ennio Chiodi e presieduta da Sergio Zavoli) a una giovane attrice che si sia distinta, a livello nazionale, per originalità e bravura. Manuela Mandracchia, Laura Pasetti, Federica Bonani, Debora Zuin, Maria Pilar Perez Aspa, Francesca Ciocchetti, Anna Della Rosa e Caterina Simonelli premiate dal 1997 al 2011, figurano stabilmente nei cartelloni delle migliori produzioni teatrali italiane. Il premio è inoltre affiancato, dal 2007, dal Festival Virginia Reiter, ideato da Giuseppe Bertolucci e dedicato al “lavoro dell’attrice”, sottotitolo della manifestazione, che coinvolge tutto il mondo teatrale nazionale, e vede alternarsi sulla scena le più grandi donne – in particolare, ma non solo - del teatro italiano, in qualità di protagoniste, autrici, ospiti d’onore, o destinatarie dei Premi alla Carriera. Tra queste, Adriana Asti, Lidia Ravera, Alda Merini, Maria Mulas, Ottavia Piccolo, Giuliana Lojodice, Anna Maria Guarnieri, Margherita Buy, Serena Sinigallia, Licia Maglietta, Lella Costa, Maddalena Crippa, Angela Finocchiaro, Lucia Poli e molte altre ancora.